stufe a pellet

Scegliere una stufa a pellet significa riscaldare in modo rapido, pratico ed efficiente.

Il pellet nasce dalla macinatura del legno vergine (cioè legno che abbia subito soltanto lavorazioni di tipo meccanico e pertanto non contaminato da altri materiali come colle, vernici, preservanti, impregnanti, ecc.), la segatura viene poi essiccata e pressata. Grazie alla lignina, sostanza naturale presente nel legno, si ottengono dei piccoli cilindri compatti e privi di sostanze tossiche.

In un mercato in continua espansione come quello del pellet, la qualità rappresenta un elemento determinante per la tutela dei consumatori.

Al contrario di quanto si creda, la provenienza geografica non è in sè garanzia di qualità. L’unico vero indice di qualità del pellet è la certificazione. anche se ci sono numerose certificazioni molto valide (come il marchio tedesco DIN,  AIEL, EN Plus)

Acquistare pellet a marchio ENplus significa essere sicuri di un prodotto con ben precise caratteristiche chimiche, fisiche ed energetiche, ma anche del mantenimento della qualità in tutte le fasi, dal reperimento della materia prima fino alla consegna. 

La scelta del combustibile è dunque fondamentale!

A differenza di una stufa a legna dove la gestione del fuoco deve avvenire manualmente, caricando i ceppi di legna in maniera più o meno frequente; Nella stufa a pellet questo avviene in automatico. Grazie ad una vite senza fine (la cloclea) il pellet viene prelevato dal serbatoio e lasciato cadere in camera di combustione. Dopo l’accensione, continua a bruciare, in completa autonomia. 

L’utente non deve fare altro che scegliere la temperatura ambiente e la stufa gestirà il carico del combustibile, per raggiungerla e mantenerla.

è possibile optare per un riscaldamento a convenzione naturale oppure scegliere un sistema ventilato, anche canalizzabile in diversi ambienti della casa.

Ricordiamo che anche le stufe a pellet sono apparecchi per il riscaldamento domestico e quando superano i 5Kw di potenza devono essere iscritti al CURIT.

Ciò vuol dire che, come tutti gli altri impianti termici, devono essere muniti di un “libretto di impianto” e sottoposti a regolare manutenzione.